26/10/2013

Consiglio comunale del 28 Ottobre

Vi allego l’ordine del giorno del Consiglio Comunale di lunedì 28 Ottobre che si svolgerà a partire dalle ore 20.30.

Riassumendo un po’, ritengo che i punti di discussione più interessanti di questa seduta saranno i seguenti:

  • Interpellanze sull’amianto sull’ex-macello, su nuovi possibili tagli all’ospedale S.Lorenzo, sulla situazione degli immigrati bengalesi
  • Mozione su ePart

Ricordo a tutti che le sedute del Consiglio Comunali sono pubbliche, a libero accesso e si svolgono nella sala del Consiglio Comunale, in fondo al corridoio del secondo piano del Comune di Carmagnola. Il Consiglio Comunale si può anche seguire via YouTube passando attraverso il sito del Comune e seguendo le istruzioni dalla pagina del Deposito Atti del Comune di Carmagnola

01/10/2013

Fenomeni paranormali?

Recentemente, in casa mia, nel giro di pochi giorni si è rotto uno switch della rete internet, la televisione dei suoceri al piano di sotto, un microonde, mi si è smagnetizzato il bancomat e la macchina ha segnalato avaria alla centralina motore. Qualcuno mi consiglierebbe di andare a Lourdes o di chiamare un esorcista ma io, invece, ho semplicemente ipotizzato qualche sbalzo di corrente in casa unito alla strana coincidenza della macchina. Poi però 2 file di luci esterne, alimentate tramite un pannellino solare isolato dall’impianto elettrico, ci hanno salutato ed anche il cancello elettrico ha cominciato a dare problemi. Ed a quel punto, pensare alle coincidenze è diventato molto più difficile.

Qualche giorno fa un amico mi ha raccontato che la sua macchina è impazzita con tanto di luci cruscotto lampeggianti a caso, il telefono ha iniziato a mostrare pagine a caso, il telepass non ha funzionato, il televisore si è improvvisamente dotato di vita propria e la pianola di un’amica s’è messa a suonare da sola. Esorcista anche per lui? Forse no.

Forse la causa del problema non va cercata in qualche presenza oscura ma in una qualche fonte tecnica e scientificamente dimostrabile. Per questo motivo ho chiesto, all’assessore all’ambiente, la cortesia di informarsi presso l’Arpa se fosse possibile effettuare un monitoraggio sui campi elettromagnetici o qualsiasi altra causa che possa generare una simile disfatta elettrica e, nel frattempo, vorrei che tutti voi, qualora aveste dei problemi simili, li descriveste su questo blog (oppure sul gruppo facebook) dando una indicazione della zona di Carmagnola nella quale avete notato i problemi estendendo alle vostre conoscenze questa ricerca.

29/09/2013

Consiglio comunale del 30 Settembre

Vi allego l’ordine del giorno del Consiglio Comunale di lunedì 30 Settembre che si svolgerà a partire dalle  17.30 alle 19.30 per riprendere alle 20.45 e proseguire fino a termine lavori.

Riassumendo un po’, ritengo che i punti di discussione più interessanti di questa seduta saranno i seguenti:

  • Interpellanze sui carmagnolesi assunti al Bennet e sulle casette dell’acqua
  • Variazione di bilancio

Ricordo a tutti che le sedute del Consiglio Comunali sono pubbliche, a libero accesso e si svolgono nella sala del Consiglio Comunale, in fondo al corridoio del secondo piano del Comune di Carmagnola. Il Consiglio Comunale si può anche seguire via YouTube passando attraverso il sito del Comune e seguendo le istruzioni dalla pagina del Deposito Atti del Comune di Carmagnola

23/07/2013

Lettera aperta a Dore e Cavallera

Riporto una lettera scritta da “San Lorenzo” all’assessore regionale Cavallera e al direttore dell’ASL TO5 in merito alla chiusura del nosocomio carmagnolese.

Ci arrivano sempre più segnalazioni di disagi patiti da donne in gravidanza. residenti nell’ASL TO5. Oltre a donne con rinvii di diverse settimane per esami programmati a suo tempo presso l’ostetricia di Carmagnola, ma non eseguibili per impossibilità “fisica”, presso gli altri due reparti di ostetricia prescelti a sopravvivere nella nostra ASL, è emblematico il caso di una donna in gravidanza che, proprio in questi giorni, aveva la scadenza della seconda ecografia morfologica (quella con la presenza del ginecologo) e che non trovando posto né a Chieri, né a Moncalieri, né a Savigliano si è vista costretta  a rivolgersi a pagamento presso una struttura privata.

Sorgono “spontanee” (come diceva qualcuno) alcune riflessioni.

Per Ugo Cavallera, assessore regionale alla Sanità.

Egregio assessore, lei continua a dire che l’ospedale di Carmagnola non è in vendita. Voglio credere alla sua buona fede. Ma il problema non è questo, perchè la sciagurata decisione di chiudere il punto nascita di Carmagnola solleva molti dubbi sulle capacità di governo della salute pubblica: volente o nolente lei sta regalando pezzi  della sanità piemontese ai privati, forse al di là dei suoi stessi intendimenti (e mi riconosca, per la seconda volta, la benevolenza nei suoi confronti!); ma questo aspetto é, appunto, rilevatore dell’incapacità di prevedere le conseguenze del proprio operato. Lei sta oggettivamente mettendo l’ospedale di Carmagnola sul mercato della compravendita rendendo questa opzione (ma sempre suo malgrado, ovviamente!) inevitabile ed ineludibile. Si sa che questo è un processo che richiede tempo. Ma, tanto per incominciare, questo suo “inconsapevole” regalo ad altrui soggetti, si sta manifestando tramite il dirottamento delle visite e degli esami presso le strutture private: sono sicuro che lei non ne sta traendo e non ne trarrà alcun tornaconto (quel tornaconto a cui potrebbero fare riferimento i maligni!); sicuramente, però, sta correndo il non voluto rischio (ovvero a sua stessa insaputa!) di  confondere gli apprezzamenti che le arriveranno dalle sirene della lobby privata e dai suoi emissari travestiti da esperti della sanità pubblica (imbarazzato com’è dalle critiche che le stanno piovendo addosso da più parti politiche!) come complimenti rivolti alla sua stessa capacità strategica e di indirizzo in materia sanitaria e, di conseguenza, si troverà spronato – ovviamente suo malgrado! – a continuare a perseguire in siffatta guisa il “bene pubblico”.

Per Maurizio Dore, direttore generale ASL TO5.

Lei continua ad affermare, a spron battuto, di essere solo un “esecutore” degli indirizzi e dei comandi regionali. Devo dire che lei mi fa anche tenerezza, vedendola così svilita del proprio ruolo di autonomia nella gestione sanitaria locale: proprio lei  che, all’inizio del suo mandato, riteneva che  l’ospedale di Carmagnola fosse quello migliore e degno di investimento all’interno dell’ASL TO5 (si era addirittura spinto ad auspicare un servizio di semi intensiva!). Mi fa tenerezza pensare Continua a leggere

21/07/2013

Consiglio comunale del 22 Luglio

Vi allego l’ordine del giorno del Consiglio Comunale di lunedì 22 Luglio, che si svolgerà a partire dalle  20.30 e si protrarrà fino a termine lavori.

Riassumendo un po’, ritengo che i punti di discussione più interessanti di questa seduta saranno i seguenti:

  • Interpellanza in merito alle opere di urbanizzazione (e di mitigazione) a seguito della costruzione del capannone per automezzi della ditta Cavaglià
  • Mozione per la stesura di un regolamento per l’assegnazione, a rotazione, di servizi e forniture in economia

Ricordo a tutti che le sedute del Consiglio Comunali sono pubbliche, a libero accesso e si svolgono nella sala del Consiglio Comunale, in fondo al corridoio del secondo piano del Comune di Carmagnola. Il Consiglio Comunale si può anche seguire via YouTube passando attraverso il sito del Comune e seguendo le istruzioni dalla pagina del Deposito Atti del Comune di Carmagnola

15/07/2013

Il TAM TAM del S.Lorenzo (15-19 Luglio)

Notizie di resistenza e di lotta, per la difesa del San Lorenzo.

GLI EVENTI

DA LUNEDI 15/07/13 A VENERDI 19/07/13 – UN PEDIATRA PER AMICO
DALLE ORE 18,00 ALLE ORE 20,00 PRESSO LA TENDA DI SAN LORENZO UN PEDIATRA A SERVIZIO DEI BAMBINI

I  pediatri esprimono la propria solidarietà verso le forme di civile dissenso contro chi con un solo colpo di spugna ha quasi del tutto cancellato il servizio di tutela materno infantile dall’ospedale San Lorenzo, assumendosi anche la responsabilità (oltre il mandato regionale che prevedeva il solo punto nascita) di sopprimere anche le degenze pediatriche.

Ritenendo doveroso garantire una fascia oraria ulteriore al solo e semplice servizio ambulatoriale ora rimasto al San Lorenzo, i pediatri hanno deciso di mettere a disposizione la proprie competenze dalle ore 18,00 alle ore 20,00 incrementando, di fatto e in pieno spirito di volontariato,  il servizio di tutela pediatrica così fortemente depotenziato dalle scelte del manager aziendale (sigh!) Maurizio Dore e accettate senza battere ciglio dal Direttore Sanitario del San Lorenzo, Pierino Panarisi (doppio sigh!).

MARTEDI 16/07/13 – MARCIALENTA
ORE 08,30 PIAZZA S. AGOSTINO

Trattori, camper, autovetture, moto, autobus in marcia “ad andamento lento” verso il Palazzo della Regione a Torino per protestare e manifestare il proprio dissenso contro la chiusura del punto nascita, delle degenze pediatriche e, in generale, contro il piano di depotenziamento del San Lorenzo
GLI INTERESSATI SONO INVITATI A DARE L’ADESIONE PRESSO LA TENDA SAN LORENZO IN PIAZZA S. AGOSTINO. PARTENZA: ORE 8,30

VENERDI 19/07/13 MUSICA PER IL SAN LORENZO
ORE 20,30 PIAZZA S. AGOSTINO: “200 CHITARRE PER IL SAN LORENZO”
Raduno musicale a cui sono invitati tutti coloro che sono in possesso di una chitarra (che siano dilettanti, professionisti, suonatori alle prime armi o musicisti “veri”), con al seguito i propri amici, parenti, conoscenti. Tutti uniti in un concerto estemporaneo, a sorpresa, per il San Lorenzo e per manifestare con le note il dissenso verso la politica di depotenziamento del San Lorenzo.

ORE 21,30 PALAZZO LOMELLINI (P.ZZA S. AGOSTINO): “GALA’ LIRICO”
Il comune di Carmagnola organizza il concerto per la celebrazione del bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi.
Direzione musicale e pianoforte: professore e maestro Leonardo Nicassio
Soprano: Rossella Talice
Mezzo soprano: Natalia Danioni
Tenore: Salvatore Damino
Baritono: Mario Sbardellotto
Arie, duetti e quartetti tratti dalle opere: Falstaff, Ballo in maschera, Trovatore, Traviata, Rigoletto
INGRESSO LIBERO: eventuali offerte saranno destinate a sostenere le iniziative a difesa del San Lorenzo.

SI RICORDA CHE E’ ATTIVA ONLINE LA PETIZIONE CONTRO LA CHIUSURA DEI REPARTI DEL SAN LORENZO. SI SONO SUPERATE LE 3.000 FIRME. OGNI FIRMA ARRIVERA’ DIRETTAMENTE ALLA GIUNTA REGIONALE. PER FIRMARE ANDARE AL SEGUENTE LINK: http://chn.ge/185cVnM

CONTINUA IL PRESIDIO PRESSO LA TENDA DI SAN LORENZO IN PIAZZA S. AGOSTINO, DOVE CI SI PUO’ RECARE PER RICEVERE INFORMAZIONI O PORRE QUESITI.

13/07/2013

Il TAM TAM del S.Lorenzo (13-19 Luglio)

Notizie di resistenza e di lotta, per la difesa del San Lorenzo.

GLI EVENTI

SABATO 13/07/13 E DOMENICA 14/07/13
I MEDICI PER IL SAN LORENZO DALLE ORE 9,00 ALLE ORE 12,00 PRESSO LA TENDA DI SAN LORENZO I MEDICI DEL SAN LORENZO AL SERVIZIO DEI CITTADINI.
Una rappresentanza di medici del San Lorenzo esprime la propria solidarietà verso il coordinamento e il comitato dei cittadini a difesa del San Lorenzo e manifesta il proprio disaccordo verso le scelte di politica sanitaria della Giunta Regionale, mettendosi a disposizione dei cittadini.
Medici di varie specialità (chirurgo, internista, pediatra, anestesista, urologo, ecc.), in pieno spirito di volontariato, risponderanno ai quesiti che i cittadini vorranno loro porre in materia di salute, sanità e assistenza sanitaria.

MARTEDI 16/07/13
MARCIALENTA

Trattori, camper, autovetture, moto, autobus in marcia “ad andamento lento” verso il Palazzo della Regione a Torino per protestare e manifestare il proprio dissenso contro la chiusura del punto nascita, delle degenze pediatriche e, in generale, contro il piano di depotenziamento del San Lorenzo
GLI INTERESSATI SONO INVITATI A DARE L’ADESIONE PRESSO LA TENDA SAN LORENZO IN PIAZZA S. AGOSTINO.
PARTENZA: ORE 8,30

VENERDI 19/07/13
MUSICA PER IL SAN LORENZO
ORE 20,30 PIAZZA S. AGOSTINO: “200 CHITARRE PER IL SAN LORENZO”
Raduno musicale a cui sono invitati tutti coloro che sono in possesso di una chitarra (che siano dilettanti, professionisti, suonatori alle prime armi o musicisti “veri”), con al seguito i propri amici, parenti, conoscenti. Tutti uniti in un concerto estemporaneo, a sorpresa, per il San Lorenzo e per manifestare con le note il dissenso verso la politica di depotenziamento del San Lorenzo.

ORE 21,30 PALAZZO LOMELLINI (P.ZZA S. AGOSTINO): “GALA’ LIRICO”
Il comune di Carmagnola organizza il concerto per la celebrazione del bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi.
Direzione musicale e pianoforte: professore e maestro Leonardo Nicassio
Soprano: Rossella Talice
Mezzo soprano: Natalia Danioni
Tenore: Salvatore Damino
Baritono: Mario Sbardellotto
Arie, duetti e quartetti tratti dalle opere: Falstaff, Ballo in maschera, Trovatore, Traviata, Rigoletto
INGRESSO LIBERO: eventuali offerte saranno destinate a sostenere le iniziative a difesa del San Lorenzo.

SI RICORDA CHE E’ ATTIVA ONLINE LA PETIZIONE CONTRO LA CHIUSURA DEI REPARTI DEL SAN LORENZO. SI SONO SUPERATE LE 3.000 FIRME. OGNI FIRMA ARRIVERA’ DIRETTAMENTE ALLA GIUNTA REGIONALE. PER FIRMARE ANDARE AL SEGUENTE LINK: http://chn.ge/185cVnM

CONTINUA IL PRESIDIO PRESSO LA TENDA DI SAN LORENZO IN PIAZZA S. AGOSTINO, DOVE CI SI PUO’ RECARE PER RICEVERE INFORMAZIONI O PORRE QUESITI.

04/07/2013

Fiaccolata per il S.Lorenzo

Per chi ancora non lo sapesse (spero in pochi), sabato sera alle ore 20.30 partirà da piazza S.Agostino (Carmagnola) una fiaccolata per dare un forte segnale del territorio a favore del proprio ospedale.

Non solo non dovete mancare ma dovete portare quanta più gente possibile.

L’EVENTO E’ SU FACEBOOK:https://www.facebook.com/events/523085381080340

01/07/2013

LE MANI AVIDE SUL SAN LORENZO

La vera storia che sta determinando il triste destino dell’Ospedale di Carmagnola (TO)

La giunta regionale piemontese, da due anni (2011) a questa parte, sta mettendo in atto un disegno perverso per depotenziare grandemente, se non chiudere, uno degli ospedali con maggiori prospettive di sviluppo dell’intera Regione Piemonte: il San Lorenzo di Carmagnola.

L’Ospedale San Lorenzo risale al XIV secolo. Nel 1584 l’antica fabbrica venne demolita per allargarne le fortificazioni. Nel 1754 fu avviata la costruzione, così come appare adesso, disegnata dall’architetto Filippo Castelli. Tra il 1787 e il 1790 venne costruita la manica a nord e nel 1856 si aggiunse il braccio a levante, progettato e realizzato sotto la direzione dell’architetto Alberto Tappi di Carignano. Si susseguirono, da allora, numerosi interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Il 25 giugno 1999 cominciarono ad essere realizzati importanti interventi strutturali: partirono i lavori per la ristrutturazione del fabbricato storico, con il recupero del sottotetto dove poi troveranno la loro collocazione i reparti di chirurgia e urologia (con camere a due letti con bagno e televisore). Il presidio venne, inoltre, ampliato con la costruzione di un nuovo edificio, la “Piastra dei servizi”, di 5.500 metri quadrati, collegato al fabbricato storico attraverso due “pensiline”. Il 5 luglio 2002 venne consegnato alla cittadinanza il terzo piano dell’ Ospedale San Lorenzo, completamente e finemente ristrutturato. Il costo del recupero fu di circa 2.220.800,00 euro. Nella stessa data venne inaugurata la “Piastra dei servizi”, dove sono collocate le attività mediche di supporto all’ospedale. Al pianoterra sono collocati il Pronto Soccorso e la postazione 118 (MSA), gli Ambulatori Specialistici, la Radiologia (con tre sale di diagnostica tradizionale, due di ecografia, una sala dedicata alla senologia e una sala TAC) e il Centro Prelievi. Il primo piano è dedicato al blocco operatorio (con tre modernissime sale e annesso Centro di Sterilizzazione), al reparto di Ginecologia e Ostetricia (camere a due letti, ampie e confortevoli, con servizi igienici ed attrezzature per la cura del bambino nei primi giorni di vita). Nello stesso periodo venne anche ammodernato il Laboratorio Analisi che già nel 2000 fu certificato secondo le norme ISO 9001: 2000. Nel 2005 partirono i lavori per la completa ristrutturazione del fabbricato storico. L’8 ottobre 2008 fu inaugurato il Reparto di medicina con due sezioni di degenza ordinaria (camere a due letti per 45 posti letto), un’area monitorizzata, il Day Hospital, una struttura semplice di Lungodegenza (con 14 posti letto) e numerose attività ambulatoriali. Il 6 maggio 2011 fu, infine, inaugurata la nuova struttura di recupero funzionale e il nuovo reparto pediatria dell’Ospedale.

A maggio 2011 si conclude, quindi, il percorso di ampliamento e di riordino dell’Ospedale San Lorenzo, un ospedale che si presenta, nel mondo dei servizi sanitari, come una delle migliori strutture presenti nella regione Piemonte: per architettura, per umanizzazione, per livello di accoglienza, per disponibilità di spazi idonei. Una vera e propria eccellenza a cui si affianca personale medico, infermieristico e ausiliario motivato, preparato e in continuo aggiornamento.

Ma il maggio 2011 è anche il mese in cui il San Lorenzo si colloca, inevitabilmente e suo malgrado, sul mercato immobiliare piemontese, finendo sotto la lente di ingrandimento della sanità privata e della Giunta Regionale che prende a proprio esempio il modello lombardo affaristico immobiliare (e anche clientelare) del sistema Formigoni. E l’ospedale di Carmagnola, nella rete piemontese, è uno dei pochi che si può prestare a tale disegno. E, all’interno dell’ASL TO5, non lo possono sicuramente né l’ospedale di Moncalieri – struttura intasata, senza possibilità di sviluppo, con altissime criticità sulla sicurezza del personale e dei pazienti come dimostrato da documenti ufficiali e ignorati ad arte dalla dirigenza strategica dell’ASL -, né l’ospedale di Chieri, fuori portata da facili vie di comunicazione. Lo può, invece, l’ospedale di Carmagnola: nuovo, bello, a norma sotto tutti i profili, con spazi e servizi all’avanguardia, con ampi parcheggi e facili zone di alienazione nei dintorni, con possibilità di sviluppo nella struttura a piastra sia dal punto di vista strutturale che tecnologico e servito benissimo dai treni e dall’autostrada. Cosa volere di più?

Inesorabilmente, come una bomba ad orologeria, incominciano i tentativi di depotenziamento del San Lorenzo.

Lo scempio prende l’avvio operativo con l’assegnazione – proprio nel 2011 – all’ASL TO5 di Briccarello Giovanna (testa di ponte partitica del governatore Cota), uno dei peggiori Direttori che mai la Sanità piemontese abbia avuto (non a caso dirottata dopo il “servizio” a Carmagnola verso il “servizio” di distruzione dell’ospedale valdese). Con la scusa della “riorganizzazione estiva” e del “risparmio” chiude per i tre mesi estivi il “punto nascita” (ostetricia e nido, con ovvie ricadute sulla pediatria). La mossa è di grande e sottile perfidia: prepara il campo al futuro depotenziamento, negando tre mesi di regime operativo e, di conseguenza, sottostimando le statistiche (numeri di interventi e ricoveri) che determineranno la “produttività” dell’anno 2011 e nei primi mesi. di quello successivo (per effetto”traino”). I dati depotenziati, creati ad arte, saranno adottati dalla Regione Piemonte, per avvallare le proprie scelte di indebolimento generale dell’Ospedale di Carmagnola.

Con l’abile regia della lobby affaristica che guida le scelte piemontesi in campo sanitario, a ruota la giunta regionale affida per il 2012 e il 2013, a 106.000 euro all’anno, una consulenza a Ferruccio Luppi affinché si occupi della valorizzazione immobiliare e della gestione del patrimonio. Luppi è membro del CDA del più grande ente di gestione fondi immobiliari (Idea Fimit SGR, holding con 10 miliardi di masse in gestione e 31 fondi immobiliari di cui 5 quotati nel segmento MIV, Mercato Telematico degli Investment Vehicles, di Borsa Italiana), ma soprattutto è presidente di Générale de Santé, il gruppo ospedaliero con 110 strutture di cura private e oltre 35.000 dipendenti in Francia, leader nel settore della sanità privata (Il Gruppo. recupera strutture pubbliche per trasformarle in strutture private. Un colosso che ha tra i principali soci Antonino Ligresti, De Agostini e Mediobanca: fa parte, quindi, di un progetto che, in prospettiva, ha come scopo quello di finanziare le strutture private con i soldi pubblici.

Ed è ovvio che il “San Lorenzo” è un boccone prelibato e succulento.

Luppi, dopo avere intascato quello che poteva dalla Giunta regionale e dopo avere dettato le regole di svendita del patrimonio pubblico sanitario ed averne individuato i gioielli da dismettere, lascia la consulenza ai primi di maggio 2013. Una mossa abile e cinica per aver mano libera nella gestione privatistica. Queste le sue affermazioni: “Parte delle proposte da me formulate sono in corso di realizzazione…”. Un passaggio semplice, ma efficace: dal conflitto di interesse all’interesse dal conflitto.

Le mani avide cominciano ad accerchiare il San Lorenzo

A questa strategia generale si affiancano, però, altre piccole strategie, al solo scopo di depistare e alterare i dati a tutto svantaggio dell’Ospedale San Lorenzo.

Il primo giochetto messo in atto, proprio dalla Direzione Strategica dell’ASL TO 5 è stato quello di decapitare le dirigenze presso l’Ospedale di Carmagnola (nessun Direttore di Dipartimento ha sede presso il San Lorenzo). Questo giochetto si conclude a metà maggio 2013 (fate attenzione, nuovamente, alle cadenze temporali!) con l’allontanamento della Capo Servizi del personale infermieristico e ausiliario. Lo scopo rientra in una logica ferrea e perversa della Direzione strategica aziendale: procedere – senza contestazioni interne – allo smembramento del Punto Nascita, assicurandosi libertà di manovra e discrezionalità per il licenziamento del personale interinale (30 persone) e per il dirottamento del personale in ruolo presso altre sedi.

Il secondo giochetto messo in atto è stato quello del taroccamento dei dati: a cominciare dal numero statistico non corretto sul numero dei parti presso il Punti Nascita fino ad arrivare alla menzogna della memoria difensiva, presentata al TAR dalla stessa ASL TO5, in cui si afferma, con spudoratezza, che presso il Punto Nascita di Carmagnola (intendendo la struttura ospedaliera) non è presente l’anestesista H 24, smentendo gli ultimi15 anni.

Il terzo giochetto è stato (ed è) l’utilizzo del debito pubblico e della crisi economica per giustificare e rafforzare di fronte all’opinione pubblica la necessità del depotenziamento dell’Ospedale di Carmagnola, cominciando con la disattivazione del Punto Nascita e assicurandosi – a parità o sottodimensionamento dei numeri di altre strutture – l’alibi per non procedere alla valutazione di scelte alternative, usando come bilancino le alleanze politiche o i rapporti di forza partitici.

Il quarto giochetto consiste (e siamo nella fase attuale) nell’“affrettare” i tempi di chiusura per rendere “affannosa” la protesta e la mobilitazione della popolazione e per non dare il tempo ai partiti e ai sindacati di recuperare il tempo perso, in parte colpevolmente, nei due anni trascorsi dalla prima momentanea chiusura del Punto Nascita. Mosse giocate dalla direzione strategica dell’ASL TO 5 tenendo un basso profilo, soprattutto comunicativo, per fare passare altre scelte, fra cui la contestuale chiusura della “Degenza Pediatrica” e senza il pudore di smentirsi da parte del Direttore Generale, Maurizio Dore che – alfiere locale della politica di depotenziamento del San Lorenzo – regala alla giunta che lo foraggia un pezzo dell’Ospedale, rinnegando addirittura quanto aveva affermato in una intervista rilasciata per iscritto. Di fronte all’ipotesi paventata dall’intervistatore sull’eventuale chiusura nelle ore notturne del reparto di pediatria con la conseguente impossibilità di ricoverare i bambini, Dore rispondeva testualmente in data 10 maggio 2013: “Non mi risulta che vi sia, allo stato, la necessità di ridimensionamento della Pediatria”. Doppia ipocrisia che non può essere giustificata dalla furbesca locuzione “allo stato”: non solo, infatti, depotenziamento notturno, ma anche diurno con la chiusura totale delle degenze. In un documento distribuito dalla dirigenza strategica dell’ASL ai Direttori di Dipartimento, e regolarmente protocollato, viene testualmente citato: “Fino a giovedì 4 luglio si procede alla normale attività di ricovero pediatrico. Dal 5 luglio saranno sospesi i nuovi ricoveri ed i bambini saranno trasferiti dal PS pediatrico secondo le attuali procedure aziendali”.

Il quinto giochetto è quello di creare (e soprattutto in un prossimo futuro) situazioni di disagio lavorativo agli operatori sanitari, mettendoli in condizione di lavorare con minori livelli di sicurezza ed “obbligandoli” a chiedere misure che, a tutti gli effetti, concorreranno ad un ulteriore depotenziamento della struttura ospedaliera (vedi la disattivazione della presenza dell’anestesista di notte e il sabato e la domenica con conseguenti ricadute negative sulle attività di Pronto Soccorso e su tutte le emergenze che si possono verificare negli altri reparti e servizi ospedalieri. La situazione assistenziale e clinica che verrà a crearsi sarà, ovviamente di criticità per la sicurezza dei pazienti e, stante così la situazione., non si potrà ovviare se non depotenziando le attività di presa in carico dei pazienti).

Ai giochetti, inoltre, si affianca la “vendita” del patrimonio immobiliare ai privati, come la cessione della struttura del Distretto di Carmagnola di via Avvocato Ferrero, per un importo d’asta che risulta essere, a scanso di informazione errata, fra gli 800.000 e un milione di euro.
In tale modo si stanno sviluppando anche le condizioni esterne per la creazione di quel “complesso privato” che si trova in sottotraccia in tutta questa ambigua e triste storia. La strategia messa in atto non è facilmente riconoscibile dal cittadino, ma procede in maniera costante, logorante e subdolamente confondendo il depotenziamento come “riqualificazione”.

La vicenda del San Lorenzo é paradigmatica di una concezione fallimentare della gestione della sanità pubblica.

Ognuno, con i propri mezzi, deve opporsi a questo sistema e a questo modello che rappresenta un vero e proprio attentato ad uno dei diritti fondamentali dell’uomo: quello della salute.
Questo modello non è accettabile e non può essere assolutamente esportato e non è esportabile!

L’ospedale San Lorenzo non è di Cota, di Luppi, di Cavallera e di nessun altro rappresentante politico, di qualsiasi parte sia. E’ un bene pubblico che è stato dato in prestito ai cittadini carmagnolesi e del circondario per le future generazioni.

Difendiamolo e continuiamo a difenderlo anche dopo l’eventuale scippo del Punto Nascita: quello che ci verrà rubato dovrà essere reso, e – soprattutto.- bisogna continuare a vigilare e presidiare perché non si innesti un effetto domino pericolosissimo che deprivi ancora di più il San Lorenzo.

29 giugno 2013
by San Lorenzo

25/06/2013

I prossimi step della mobilitazione per l’ospedale 25-29 Giugno

DAL 25 AL 29 GIUGNO 2013: SETTIMANA DI MOBILITAZIONE PER IL SAN LORENZO.

GLI EVENTI

MARTEDI 25/06/13

ore 7,30/8,30: presidio di protesta presso la rotonda del LIDL

ore 9,15: ritrovo presso il piazzale della stazione (partenza treno ore 9,30) per recarsi a Torino per presenziare e protestare presso il Consiglio Regionale

MERCOLEDI 26/06/13

ore 7,30/8,30: presidio di protesta presso la rotonda del PENNY MARKET

ore 14,30: assemblea sindacale, indetta da CGIL – CISL – UIL provinciali, APERTA A TUTTA LA CITTADINANZA presso l’ingresso dell’ospedale

ore 18,00: esperti del settore incontrano la cittadinanza presso la TENDA DI SAN LORENZO in piazza S. Agostino per illustrare i parametri di risparmio, salute e qualità del Punto Nascita di Carmagnola

GIOVEDI 27/06/13

ore 7,30/8,30: presidio di protesta presso il piazzale della STAZIONE ferroviaria

ore 14,30/16,00: presidio di protesta, organizzato da CGIL, CISL, UIL Piemonte, presso l’Assessorato alla Salute in corso Regina Margherita 153 bis a Torino

ore 17,30/18,00: I BAMBINI DEL GREST a difesa dell’ospedale presso la TENDA DI SAN LORENZO in piazza S. Agostino

ore 21,00: presidio in piazza S. Agostino e piazza Verdi in occasione di “Ti invito a Carmagnola” e “Porte aperte in Collegiata”

VENERDI 28/06/13

ore 7,30/8,30: presidio di protesta presso la rotonda mobilificio RIBOTTA

ore 21,00: presidio in piazza VERDI in occasione della Messa che sarà celebrata nella stessa piazza con la partecipazione del Vescovo di Saluzzo, mons. Giuseppe Guerrini. Momento di preghiera per il “San Lorenzo” con la partecipazione degli operatori sanitari dell’ospedale

SABATO 29/06/13

ore 20,30: presidio presso il PALAZZETTO DELLO SPORT in occasione del musical “6COMENOI”. Lo spettacolo avrà inizio alle ore 21,00 con una dedica speciale al “San Lorenzo”

TUTTI I GIORNI PRESIDIO PERMANENTE A OLTRANZA PRESSO LA TENDA DI SAN LORENZO IN PIAZZA S. AGOSTINO.

22/06/2013

Consiglio comunale del 24 Giugno

Vi allego l’ordine del giorno del Consiglio Comunale di lunedì 24 Giugno, che si svolgerà a partire dalle 17.30 fino alle 19.30 per riprendere alle 20.30 e protrarsi fino a termine lavori.

Riassumendo un po’, ritengo che i punti di discussione più interessanti di questa seduta saranno i seguenti:

  • Interpellanze e mozioni sul gioco d’azzardo patologico
  • Discussione sull’ospedale
  • Affidamento lavori a professionisti
  • Valorizzazione del centro storico
  • Variazioni di bilancio

Ricordo a tutti che le sedute del Consiglio Comunali sono pubbliche, a libero accesso e si svolgono nella sala del Consiglio Comunale, in fondo al corridoio del secondo piano del Comune di Carmagnola. Il Consiglio Comunale si può anche seguire via YouTube passando attraverso il sito del Comune e seguendo le istruzioni dalla pagina del Deposito Atti del Comune di Carmagnola

29/05/2013

Articolo 49, dal dimenticatoio alle polemiche

Condivido un articolo scritto da Andrea Buquicchio, consigliere regionale piemontese, del quale condivido pienamente i contenuti.

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Ed è così che dai cassetti dell’oblio politico all’improvviso è spuntata, dopo quasi 70 anni di vita democratica, la riforma dei partiti in attuazione dell’articolo 49 della Costituzione. Un articolo basato sul concorso democratico e quindi sul pluralismo, scritto quando i padri costituenti curavano le ferite ancora fresche prodotte dal partito unico e totalitario.

Dopo fiumi d’inchiostro e montagne di polvere sui tentativi abortiti ed archiviati di riforma dei partiti un bel dì, solo pochi giorni fa, si è pensato, nel periodo di maggiore incertezza economica del Paese e nel fallimento generale del quadro politico, di portare alla ribalta l’articolo 49, probabilmente nel modo meno opportuno.

Il testo Zanda- Finocchiaro e le inevitabili polemiche conseguenti hanno evidenziato quanto in politica il metodo e la tempistica contino quanto il merito delle questioni. Cuore dell’articolo 49 è il concorso di tutti i cittadini a determinare la politica nazionale. Come proposto in questi giorni è invece sembrato uno strumento addirittura sospetto, quasi un disegno di ghigliottina per ristabilire quadri politici ad uso e consumo dei proponenti, per un nuovo (o meglio, vecchio) sistema di equilibri e di poteri.

L’articolo 49 rischia così di essere associato ad un tentativo di restaurazione del quadro partitico, anche se invocando strumentalmente e paradossalmente proprio il dettato costituzionale. Il sindaco di Firenze Matteo Renzi con prontezza ha colto subito l’errore nella forma e nella sostanza che si stava commettendo ad opera del suo stesso partito, il PD.

Usare l’argomento in questo particolare contesto, significa banalizzarlo agli occhi dei cittadini vessati dalla crisi economica e dall’emergenza sociale, banalizzarlo in termini di priorità nell’agenda parlamentare. Inoltre non è ammissibile utilizzare un tema di così rilevante portata democratica per tentare di tarpare le ali ai movimenti. In particolare al M5S, ma in generale a tutti quei movimenti che rappresentano un concorrente elettorale scomodo, sottostimato fino a poco tempo fa dagli stagnanti apparati di partito. Insomma, peggio di così non si poteva fare.

E’ sbagliato generare dicotomie strumentali tra partiti e movimenti. In tal senso, l’apparente distinzione tra movimento e forma partito è stata concettualmente superata proprio dalla proposta di legge al Parlamento 92/2011 da me presentata ed approvata quasi all’unanimità dal Consiglio regionale del Piemonte per poi arenarsi proprio nelle stanze del Senato. Un’iniziativa sostenuta fortemente dall’associazione culturale “Articolo 49”. Il testo approvato dalla Regione Piemonte ha due elementi di specifica rilevanza: 1) perché l’iniziativa nasce dal territorio ; 2) perché la proposta di legge al Parlamento non distingue i partiti dai movimenti ma li contempla entrambi paritariamente sul piano politico e giuridico.

Invece il testo presentato in questi giorni dal Pd, incentrato sul riconoscimento della personalità giuridica, a prima firma di Anna Finocchiaro, ha sollevato non a caso un vespaio di critiche e polemiche. Limitare di fatto la partecipazione alla competizione elettorale (con il diritto ai conseguenti rimborsi) ha praticamente compattato trasversalmente il M5S (già di per sé contrario ai rimborsi),  parte di SeL, del PdL e persino l’area renziana del Pd. L’epilogo non poteva che essere la classica marcia indietro.

Pur concordando con il presidente dei senatori del Pd Zanda sul fatto che, in quasi 70 anni, l’articolo 49 non è stato ancora attuato, il che rende la nostra una democrazia incompiuta, non si può non prendere atto del tentativo di forzatura legato alle dinamiche contingenti. E’ ovvio che sia quanto mai necessario stabilire criteri interni alla vita di partito utili a garantire il rispetto della democrazia interna, il rinnovamento e la selezione meritocratica dei gruppi dirigenti, l’obbligo di trasparenza sui conti con certificazione esterna. Ma desta equivoci e sospetti il fatto che, a fronte di tale perentorietà sulla riforma dei partiti, in parallelo si lancino al contrario, sulla scia delle larghe intese, tentativi di blande correzioni (ma non di superamento) del vigente Porcellum. Le due cose quasi in simultanea suonano, a monte, come arrocco di restaurazione su committenza dei potentati che condizionano le scelte politiche a valle. Costringere i movimenti a trasformarsi in fisionomie partitiche ne limiterebbe di fatto le attività e finalità politiche, depotenziando anche l’articolo 18 della Costituzione che sancisce la libera associazione tra cittadini. Milioni di italiani hanno scelto di farsi rappresentare da candidati dei movimenti, non si può che prendere atto di questa realtà. I partiti classici non possono rivalersi sui movimenti con tentativi ad escludendum dalle competizioni elettorali.

L’art.49 in prima serata TV dopo 65 anni è certamente un fatto inedito ma avrebbe meritato ben altro contesto e ben altre finalità. Per una curiosa eterogenesi dei fini, ora il rischio vero è che dopo questo mal posto tentativo non se ne sentirà più parlare come invece meriterebbe: come strumento necessario di allargamento e di partecipazione democratica alla vita del Paese.

27/05/2013

Relazione urbanistica partecipata

Durante il recente Consiglio Comunale del 20 Maggio, il consigliere Caggiula ha esposto una relazione in merito all’attività svolta dal gruppo di lavoro consigliare in materia di Urbanistica Partecipata andando a sintetizzare gli incontri avuti ed i risultati fin qui ottenuti, alcuni dei quali, devo dire, sono molto interessanti.

Allego qui di seguito la relazione auspicando che questa attività possa continuare e generare un nuovo modo di fare urbanistica a servizio dei cittadini.

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Premesso che con Deliberazione C.C. 84 del 24/09/2012 veniva istituito il gruppo di lavoro costituito dai consiglieri SIBONA Paolo, CAGGIULA Flavio, MANISSERO Livio, REGINATO Roberto, TUNINETTI Alberto e PAMPALONI Massimiliano avente come obbiettivo quello di predisporre le linee guida del progetto per lo sviluppo del processo di Pianificazione Urbanistica Partecipata, il sottoscritto, in qualità di presidente del gruppo di lavoro relaziona le fasi ed i risultati del lavoro del gruppo.
Il gruppo è stato convocato 3 volte:

Il giorno 08/11/2012 è avvenuta la prima riunione con la partecipazione di 3 dei 7 consiglieri che avevano aderito al progetto, (Sibona Paolo, Tuninetti Alberto e Caggiula Flavio) e del presidente del Consiglio Mandarano Giuseppe. Si è discusso il tema e si è rimandato alla settimana seguente per la proposta e definizione dei possibili ambiti di intervento e delle modalità operative per metterlo in atto. Nell’arco della riunione è anche emersa la possibilità di contattare il Politecnico di Torino, facoltà di Architettura, per saggiare la disponibilità ad interessarsi dell’organizzazione del processo di urbanistica partecipata.

Il giorno 15/11/2012 è avvenuta la seconda riunione con la partecipazione di 3 dei 7 consiglieri che avevano aderito al progetto, (Sibona Paolo, Tuninetti Alberto e Caggiula Flavio). Gli ambiti di intervento individuati sono stati 3:

  1. riqualificazione urbana della zona di Via torino, Via Castagnole Via novara , pensando anche alle possibili interazioni e completamento del tessuto urbano e viario esistente
  2. riqualificazione di Piazza Italia
  3. Il terzo tema è quello che dovrebbe abbracciare i precedenti e coinvolgere anche altre parti città ed è quello della mobilità sostenibile

Si è deciso di contattare due docenti del Politecnico di Torino , facoltà di Architettura, il professor Daniele Regis coordinatore del corso della Laurea magistrale in Architettura per il
progetto sostenibile, e il professor Alex Fubini che insieme al Prof.Riccardo Balbo cura il laboratorio di Urban Planning and Architectural Design per verificare la possibilità di mettere in atto nel più breve tempo possibile il processo di urbanistica partecipata. L’attività del gruppo è stata quindi rimandata fino alla verifica della disponibilità dei docenti contattati.

Nell’arco del 2013, in attesa di risposte certe da parte del Politecnico, non vi sono state altre convocazioni del gruppo di lavoro che nel frattempo nel mese di Febbraio ha registrato le
dimissioni del consigliere Alberto Tuninetti.

Nel mese di Marzo 2013 il professor Fubini, in attesa di proporre una bozza di convenzione per lo sviluppo del processo di urbanistica partecipata, ha deciso autonomamente di far lavorare i suoi studenti su Carmagnola per il semestre di didattica corrente. Il professor Regis invece, pur manifestando interesse per i temi proposti, per ragioni organizzative relative alla didattica ha dato l’eventuale disponibilità a seguire con il suo corso una fase successiva più pertinente alla composizione architettonica.

Il giorno16/05/2013, a seguito del ricevimento da perte del sottoscritto di una bozza di collaborazione redatta dal professor Fubini, è stata convocata la terza riunione del gruppo con la presenza del Presidente del Consiglio Mandarano Giuseppe, dell’assessore Bertero Giuseppe, dell’assessore Cavallini Gianni e dello scrivente. Alla riunione sono stati inoltre invitati il consigliere Sergio Grosso (che, pur in assenza di surroga ufficiale con il consigliere dimissionario Alberto Tuninetti, aveva manifestato interesse personale) e l’ex consigliere Tuninetti. Nel corso della riunione si è relazionato sugli sviluppi di quanto deciso nelle prime due riunioni. Si è quindi preso atto del lavoro già svolto autonomamente dagli studenti del corso di Urban Planning and Architectural Design in simultanea presso le Università di Salford in Inghilterra e Torino e si è analizzata la bozza di collaborazione proposta.

Si sono evidenziate alcune criticità in merito all’organizzazione operativa ed effettiva funzionalità del gruppo di lavoro. Si è evidenziata la necessità di surroga ufficiale del consigliere dimissionario. Al termine della discussione, il gruppo, con la condivisione dei presenti, ha ritenuto che la bozza di collaborazione potesse rispondere alle esigenze individuate andando anche oltre a quelle che erano le aspettative iniziali.

Si rimanda quindi alla Giunta il compito di verificare la fattibilità ed approfondire gli aspetti economici ed organizzativi del processo di urbanistica partecipata così come proposto nella bozza in allegato e valutare quindi una possibile collaborazione con il Politecnico. L’attività del gruppo di lavoro potrebbe eventualmente continuare a seguito dell’approvazione e
dell’effettiva messa in atto di questo processo con il compito di monitoraggio e definizione di alcuni aspetti operativi quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo , le modalità di promozione degli eventi e di individuazione dei partecipanti. Si ritiene tuttavia sospesa l’attività del gruppo fino all’eventuale approvazione della convenzione con il Politecnico di Torino e previa verifica personale della volontà dei consiglieri che avevano aderito al progetto di impegnarsi per portarlo avanti in maniera operativa.

Il Consigliere Flavio Caggiula

ALLEGATO A – SUNTO DELLA BOZZA PROPOSTA DAL POLITECNICO DI TORINO PER L’ATTUAZIONE DELL’ESPERIENZA URBANISTICA PARTECIPATA A CARMAGNOLA

La proposta si avvia a partire da un programma didattico di supporto funzionale alla conduzione di un processo partecipativo su temi di trasformazione urbanistica e architettonica. Le attività didattiche possono articolarsi nelle seguenti fasi:

  1. presso il corso Virtual city dei Master Digital Architectural Design e Urban Design and Regeneration, il gruppo degli studenti dell’Università di Salford si sta occupando di produrre un modello tridimensionale quale supporto informativo della città utilizzando software commerciali e tecniche correnti;
  2. presso il laboratorio “Atelier: Urban Design 02OVOLU – Urban Planning and Architectural Design” condotto a al Politecnico di Torino (dai docenti Alex Fubini e Riccardo Balbo), gli studenti del III anno del Politecnico produrranno: rilievi percettivospaziali, mappe tematiche su aspetti materiali e immateriali, organizzazione dello spazio, scenari di progetto;
  3. presso il Municipio di Carmagnola – in date da definirsi – gli studenti e i docenti si confronteranno con alcuni gruppi d’interesse sui temi individuati dall’Amministrazione e messi a fuoco nel corso delle attività svolte nelle sedi universitarie (anche sulla scorta di processi partecipativi già svolti con successo in località analoghe a quella carmagnolese).

Potremmo dunque pensare che l’attenzione si concentri su temi quali la mobilità e il traffico, gli orti urbani, l’area di via Torino (la chiesa di legno) la trasformazione di piazza Italia e che interessino gruppi di cittadini e stakeholders quali i commercianti, i residenti di una certa area, …..); i primi due punti sono stati autonomamente svolti e sono in via di definizione da parte degli studenti in Italia ed Inghilterra.

Di seguito lo schema delle azioni proposte suddivise per fasi successive

a) Organizzazione di evento\dibattito di apertura del processo [una giornata] o Esposizione dei lavori degli studenti dell’atelier Urban Design 3 del Politecnico di Torino o Introduzione ai temi strategici di città e al tema dell’urbanistica partecipata

b) Organizzazione di attività di progettazione partecipata sulle 2 aree indicate con attenzione al tema trasversale della mobilita’. o strumenti: simulazioni 3d (si veda a questo proposito il lavoro svolto nella città di Fossano sull’area dell’ex-mattatoio, disponibile sul sito del comune di Fossano) su base geometrica digitale elaborata dagli studenti o modalita’: da 1 a 3 giornate di workshop organizzati in sessioni parallele di durata 2 ore.

Operativamente si prevede l’organizzazione di 5 sessioni di progettazione urbanistica partecipata con alcune comunità di interesse individuate di concerto con l’Amministrazione.
Un esempio possibile di 5 sessioni di urbanistica partecipata potrebbe essere il seguente:

  • con un gruppo di Amministratori (orientato sui temi di città e del Foro Boario)
  • con un gruppo di giovani (orientato sugli spazi pubblici per l’aggregazione, con attenzione all’area della Chiesa di Legno, e su temi sociali in genere)
  • con un gruppo formato da chi abita, lavora, ed è impegnato nell’associazionismo in quell’ambito urbano (orientato su scenari di trasformazione del Foro Boario ed effetti sul quartiere)
  • con gli stake holders e più specificatamente con addetti ai lavori di settore e portatori di interessi di scala sovralocale dagli allevatori ai commercianti, agli organizzatori di eventi e fiere)
  • con i professionisti del settore edilizio quali esperti della sfera architettonica, edilizia e immobiliare (operatori locali ed esterni, professionisti locali).

Ogni sessione ha durata di circa due ore e comporta la presenza da un minimo di 8 a un massimo di 20 partecipanti. Ogni sessione verrà conclusa con la redazione di un Instant Report che potrà essere immediatamente collocato sul sito web del Comune e quindi reso disponibile a tutti.

c) Editing dell’esperienza (nelle forme che saranno ritenute più opportune e concordate con l’Amministrazione), al fine di una riflessione a tutto tondo che racconti l’esperienza pilota della Città di Carmagnola, e del Politecnico di Torino in altre sedi (per esempio nel corso di una sessione su virtual city presso l’Expo 2015).

23/05/2013

Benessere animale

Durante il recente Consiglio Comunale del 20 Maggio, il Sindaco mi ha conferito l’incarico di occuparmi del canile comunale e del benessere animale fino al 31 Dicembre pv. Gli scopi di questo incarico sono molteplici ma il filo conduttore è unico: incrementare e migliorare le condizioni di vita degli animali sul territorio e cercare di potenziare il servizio offerto dal canile municipale la cui gestione andrà in scadenza il prossimo 30 Settembre. 2 obiettivi sicuramente ambizioni ma, con un po’ di buona volontà e collaborazione, attuabilissimi.

Terrò tutti aggiornati in merito a questa attività e se qualcuno volesse dare il suo supporto o le sue idee, non esiti a contattarmi!

 

21/05/2013

Ospedale – Aggiornamento 3

Durante il Consiglio Comunale di ieri sera il Sindaco ha fatto rapidamente il punto della situazione in merito all’ospedale di Carmagnola specificando che:

  1. Nessuna risposta è pervenuta dalla Regione nei termini richiesti del 30 Aprile (si vedano i miei post precedenti). Per questo motivo si è deciso di partire con il ricorso al TAR
  2. In data 15.05 è pervenuta, dalla Regione, una risposta molto generica in merito alla bontà delle scelte fatte per l’ospedale carmagnolese
  3. Il ricorso al TAR è stato regolarmente notificato in quanto riteniamo che il taglio eseguito non sia equo rispetto agli altri ospedali.

Intanto il Comitato per l’Ospedale, giustamente, si sta organizzando per far sentire la propria voce e la voce di un ospedale ormai dimenticato dalla stampa ma non dai cittadini.

19/05/2013

Consiglio comunale del 20 Maggio

Vi allego l’ordine del giorno del Consiglio Comunale di lunedì 20 Maggio, che si svolgerà a partire dalle 17.00 fino alle 20.30 per riprendere alle 21.30 e protrarsi fino a termine lavori.

Riassumendo un po’, ritengo che i punti di discussione più interessanti di questa seduta saranno i seguenti:

  • Bilancio Comunale 2013 e tutti i punti ad esso connessi che verranno discussi immediatamente dalle ore 17
  • Interpellanze sui parcheggi pubblici ed ampliamento pasta Berruto
  • Relazione del gruppo di Urbanistica Partecipata

Ricordo a tutti che le sedute del Consiglio Comunali sono pubbliche, a libero accesso e si svolgono nella sala del Consiglio Comunale, in fondo al corridoio del secondo piano del Comune di Carmagnola. Il Consiglio Comunale si può anche seguire via YouTube passando attraverso il sito del Comune e seguendo le istruzioni dalla pagina del Deposito Atti del Comune di Carmagnola

02/05/2013

NuoveLinee

InvitoCon altri amministratori locali della provincia di Torino abbiamo voluto dare vita a NuoveLinee : un nuovo contenitore politico che ci permettesse, in un periodo di grande crisi economica e forte sfiducia nell’operato della politica, di mettere in evidenza le nostre idee ma, soprattutto, la nostra coerenza, la nostra esperienza ed il nostro impegno civile nella nostra azione amministrativa quotidiana. La nostra volontà è quella di dichiarare la nostra partecipazione ad una azione politica sana e non fatta di accomodamenti, compromessi ed inciuci da prima Repubblica ma, ormai si può dire, anche da seconda e terza. In un periodo di estremo caos politico è necessario ristabilire dei punti fermi, dei caposaldi del pensiero politico e dell’azione amministrativa: coerenza, equità, rapidità della giustizia e certezza della pena, equilibrio e senso comunitario, lotta ai reati finanziari ed alle mafie, parità di genere e diritti uguali per tutti.

Questo gruppo, insieme alle nostre esperienze, verrà presentato questo sabato, 4 maggio, presso la Sala dell’Antico Macello in Via Matteo Pescatore a Torino (una via parallela a Piazza Vittorio Emanuele, in direzione di C.so S.Maurizio).

Se vorrete essere presenti sarete i benvenuti.

01/05/2013

Ospedale – Aggiornamento 2

Durante il Consiglio Comunale di ieri sera, il Sindaco ci ha aggiornato in merito all’attività in corso di svolgimento per il salvataggio del Punto Nascite e dell’ospedale carmagnolese: a seguito del precedente Consiglio Comunale, l’amministrazione ha immediatamente inviato una richiesta all’amministrazione Regionale, per la revisione della tristemente famosa delibera di chiusura del punto nascite, chiedendo una risposta entro il 30 di Aprile.

Purtroppo, la risposta non è arrivata ed a seguito di una telefonata all’assessorato alla sanità regionale, da parte del Sindaco durante la mattinata di ieri, si è appreso che l’assessore Cavallera non aveva ancora preso visione della richiesta. Pertanto si effettuerà ancora un’ultima verifica domani, giovedì 2 maggio. Se verrà definitivamente appurato che non c’è ancora alcuna risposta, si darà immediato avvio al ricorso al TAR per opporsi alla delibera regionale.

27/04/2013

Consiglio comunale del 30 Aprile

Vi allego l’ordine del giorno del Consiglio Comunale di martedi 30 Aprile, che si svolgerà a partire dalle 20.30 fino a termine lavori.

Riassumendo un po’, ritengo che i punti di discussione più interessanti di questa seduta saranno i seguenti:

  • Rendiconto sulla gestione economica 2012
  • Ordine del giorno sul metodo tariffario del Servizio Idrico Integrato

Ricordo a tutti che le sedute del Consiglio Comunali sono pubbliche, a libero accesso e si svolgono nella sala del Consiglio Comunale, in fondo al corridoio del secondo piano del Comune di Carmagnola. Il Consiglio Comunale si può anche seguire via YouTube passando attraverso il sito del Comune e seguendo le istruzioni dalla pagina del Deposito Atti del Comune di Carmagnola

21/04/2013

Ospedale – Aggiornamento 1

Sotto trovate il video integrale del Consiglio Comunale Aperto del 15/04 e dal minuto 2h 2min 30sec (2:02:30) troverete il mio intervento dove ribadisco la necessità di una azione efficace e monitorata e, proprio per questo, sono andato un po’ a cercare cosa, nel frattempo, è stato fatto:

  • in Consiglio Regionale non è stato presentato nulla di nuovo. Le uniche mozioni attualmente presentate e legate alla delibera che farà chiudere il nostro punto nascite, risalgono a prima del 15/04 e non riguardano l’ospedale di Carmagnola: c’è la mozione 979 che riguarda la provincia di Cuneo e l’ospedale di Caraglio e c’è la mozione 977 che chiede il ritiro e la ridiscussione della delibera (=> questa mozione è stata inviata alla IV commissione e ovviamente non passerà mai)
  • in IV commissione (Sanità) non è stato presentato nulla di nuovo. A veder dagli atti mi sembra persino che questa commissione, negli ultimi mesi, non abbia dato alcun contributo.

Spero che qualcuno mi smentisca (e nel caso sarei felice di darne pubblicità) ma dopo una settimana non è cambiato nulla.

Restano solo 3 settimane.

17/04/2013

Primi risultati per l’ospedale

Lunedì sera si è tenuto un bell’incontro, alla presenza di tantissimi cittadini, per parlare dell’ospedale cittadino e, soprattutto, del suo punto nascite. Molti gli interventi e tutti a favore del mantenimento del punto nascita: l’opposizione in Regione sosteneva di aver fatto opposizione alla delibera di chiusura mentre nella maggioranza s’è scoperto che qualcuno s’è opposto mentre qualcun altro non ne sapeva nulla e s’è visto piovere questa delibera come una tegola. Francamente non so dove sia la verità e dove stia la convenienza, davanti ad una simile folla, di dire unicamente ciò che tutti si aspettavano che venisse detto ma, a seguito della discussione, mi son fatto le seguenti opinioni:

1)      la congiuntura economica ed i tagli statali continuano a far pesare sulle spalle dei contribuenti sempre più spese e sempre meno modi per “guadagnarsi la pagnotta”. A tutto questo non può corrispondere una diminuzione dei servizi soprattutto se importanti come quelli sanitari. Posso accettare una buca per la strada o la chiusura di un ufficio ma non posso tollerare la chiusura di un servizio essenziale come quello ospedaliero.

2)      quanto le esigenze economiche possono prevalere sulle esigenze umane? Questa è una risposta che, mi rendo conto, è molto personale e molto politica. L’equilibrio di un bilancio è una cosa fondamentale per una comunità, ma il padre di famiglia dove taglierebbe le spese? Sull’acquisto degli occhiali al figlio oppure sull’acquisto della nuova Playstation? La mia impressione è che qui, invece di tagliare la Playstation ad alcuni, si preferisca togliere gli occhiali ad altri e, francamente, non condivido queste scelte.

3)      questa delibera non ha un padre perché nessuno la riconosce come propria. Qualcuno ha evidenziato come i padri siano Cota e l’assessore alla sanità Cavallera. Saranno proprio loro i padri di questa delibera oppure anche loro ne prenderanno le distanze accampando non so quale congiura interspaziale?

4)      in tutto questo quadro c’è solo 1 mese disponibile per prendere dei provvedimenti e, pertanto, durante il consiglio ho chiesto delle azioni evidenti, immediate, quantificabili e pubblicizzabili:

  • Innanzitutto i consiglieri regionali presenti, tutti a favore della non chiusura, indipendentemente dal colore politico, avrebbero dovuto lavorare su un’azione comune.
  • Ogni singolo incontro con gli enti competenti ed ogni passo avanti (o di lato) avrebbe dovuto essere monitorato attraverso i canali comunicativi locali (su Facebook c’è un gruppo dedicato al S.Lorenzo, il mio blog è a disposizione così come lo è quello del Consigliere Pampaloni che già ieri ha scritto qualcosa in merito) a responsabilità del nostro Sindaco che ci rappresenta.

Durante la serata stessa i consiglieri regionali presenti hanno scritto una email alla Presidente della IV commissione permanente, chiedendo la discussione della delibera regionale il prima possibile. Di questa azione li ringrazio personalmente e mi attendo che la proposta abbia esiti positivi. Intanto vi riporto integralmente l’email:

Alla c.a. Carla Spagnuolo
presidente commissione IV
Consiglio Regionale del Piemonte

E p.c. Valerio Cattaneo
Presidente del Consiglio Regionale

Carissimo Presidente,
La presente per richiedere che la commissione IV del Consiglio Regionale di discutere alla presenza dell’Assessore Cavallera la dgr 14 marzo 2013, cosi come richiesto da delibera del consiglio comunale di Carmagnola del 15 aprile 2013, al fine di modificare la stessa.  Si richiede pertanto di verificare con la conferenza dei capigruppo e il Presidente del Consiglio Regionale, la calendarizzazione della commissione fin dalla prossima settimana nel primo giorno utile.

Augusta Montaruli
Massimiliano Motta
Rosa Anna Costa
Monica Cerutti
Nino Boeti

12/04/2013

Consiglio comunale APERTO del 15 Aprile

SI PARLERA’ DELL’OSPEDALE INSIEME AD ALTRE PERSONALITA’ REGIONALI CHE INTERVERRANNO ALLA DISCUSSIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE.

SIETE TUTTI INVITATI A PARTECIPARE.

Locandina150413

06/04/2013

Consiglio comunale del 8 Aprile

Vi allego l’ordine del giorno del Consiglio Comunale di lunedì 8 Aprile, che si svolgerà a partire dalle 17.30 alle 19.30 e dalle 20.45 fino a termine lavori.

Riassumendo un po’, ritengo che i punti di discussione più interessanti di questa seduta saranno i seguenti:

  • Interrogazioni, mozioni ed ordini del giorno in merito al punto nascite di Carmagnola (al quale la Regione Piemonte sta cercando di imporre la chiusura). Su questo argomento specifico verrà però anche indetto un Consiglio Comunale Aperto dedicato per lunedì 15 Aprile
  • Una proposta di deliberazione (presentata da Movimento 5 Stelle e Popolo della Libertà) ed una mozione (della Lega Nord) sulle tariffe per l’applicazione del contributo relativo ai permessi di costruire. I testi sono sono identici, i presentatori no….
  • Regolamento applicazione tariffa rifiuti.
  • Aliquote IMU

Ricordo a tutti che le sedute del Consiglio Comunali sono pubbliche, a libero accesso e si svolgono nella sala del Consiglio Comunale, in fondo al corridoio del secondo piano del Comune di Carmagnola. Il Consiglio Comunale si può anche seguire via YouTube passando attraverso il sito del Comune, seguendo le istruzioni dalla pagina del Deposito Atti del Comune di Carmagnola

18/03/2013

Perché mi mancherà Di Pietro

Tra i leader rottamati dalle elezioni, quello che più mancherà nel nuovo Parlamento è Antonio Di Pietro. Non per i tanti sciagurati errori commessi nella scelta di molti candidati: da De Gregorio a Razzi a Scilipoti, peraltro tutti e tre oggetto delle attenzioni delle Procure perché sospettati di aver voltato gabbana a pagamento. Ma per le sue scelte di politica giudiziaria che, se il centrosinistra le avesse seguite anziché bollarle di “giustizialismo”, avrebbe evitato tanto guai a se stesso e al Paese.
Nel 1997 Di Pietro non era ancora parlamentare, ma si schierò contro la Bicamerale, cioè l’inciucio suicida con Berlusconi per tagliare le mani ai magistrati: se D’Alema & C. gli avessero dato retta, si sarebbero risparmiati una figuraccia e un sospetto che non si sono più scrollati di dosso. Nel 2001 l’Idv, espulsa dalla Margherita, mancò per un soffio il quorum del 4 per cento e restò fuori dalle Camere. Di Pietro ne approfittò per avviare il dialogo con i Girotondi, supportandoli nelle iniziative di piazza che nel 2002 ridiedero fiato all’opposizione, dal Palavobis alla grande manifestazione di piazza San Giovanni.
Nel 2006 Prodi lo volle con sé nell’Unione e l’ex pm, ministro dei Lavori Pubblici, scongiurò il centrosinistra di escludere i reati di Tangentopoli, ma anche il voto di scambio politico-mafioso dall’indulto extra-large patrocinato da Mastella, Ds, Margherita, Prc, Verdi, Udc e Forza Italia. Naturalmente invano, col risultato che l’Unione, precipitò nei sondaggi e nel giro di due anni perse governo ed elezioni.
Di Pietro tornò in piazza con Grillo e i movimenti contro il lodo Alfano (avallato dal centrosinistra), poi raccolse le firme per i referendum contro il legittimo impedimento, il nucleare e la privatizzazione dei servizi idrici (boicottati dal centrosinistra). Eppure fu proprio grazie a quei referendum, vinti contro ogni aspettativa nell’estate 2010, che iniziò il declino di Berlusconi, già azzoppato da Fini, e la riscossa progressista con l’elezione dei sindaci De Magistris, Pisapia, Orlando e Doria. Insieme a Parisi e Segni, Di Pietro patrocinò anche il referendum anti-Porcellum osteggiato da Pd e Quirinale in nome della “via parlamentare”. Risultato: il Porcellum restò tal quale e i partiti furono ben felici di conservarlo, gonfiando le vele a Grillo.
Intanto Berlusconi si era dimesso per mancanza di maggioranza e Di Pietro invocò il ritorno immediato alle urne, che avrebbe cancellato il Caimano dalla scena politica per sempre. Il Pd invece preferì il governo Monti, regalando a Berlusconi 16 mesi per far dimenticare agli italiani i suoi disastri. Di Pietro fu l’unico, nel centrosinistra, a votare contro i decreti del Prof, dal taglio delle pensioni all’Imu sulla prima casa alla ridicola legge anticorruzione Severino che, come segnalavano i suoi esperti di giustizia Palomba e Li Gotti, non conteneva il ripristino del falso in bilancio e regalava la prescrizione a Penati e ai suoi complici delle coop rosse imputati di corruzione per induzione. Le stesse cose scrivemmo sull’Espresso, buscandoci le reprimende della responsabile giustizia Pd Donatella Ferranti. Come la cronaca giudiziaria s’è appena incaricata di dimostrare, aveva ragione Di Pietro, e anche noi.
Ora che il Pd presenta una legge anticorruzione per ripristinare la concussione per induzione e il falso in bilancio, dopo aver salvato gli imputati delle coop rosse nel processo Penati, dovrebbe almeno riconoscerlo e chiedere scusa. E ammettere che, se avesse dato retta a Di Pietro sostenendo il referendum contro il finanziamento pubblico dei partiti mascherato da “rimborso”, forse non sarebbe stato scavalcato da 5 Stelle. E se non avesse espulso dalla coalizione Di Pietro e negato ogni dialogo a Ingroia, avrebbe preso qualche punto in più e non avrebbe perso le ultime elezioni. Per uno strano paradosso della storia, chi non ne ha mai azzeccata una siede in Parlamento, mentre Di Pietro che le aveva azzeccate quasi tutte (candidati a parte) è fuori. Il Pd potrebbe chiedergli almeno una consulenza.
Marco Travaglio – L’Espresso – 14 Marzo 2013
27/02/2013

L’amico del giaguaro

Vorrei condividere un editoriale letto sul numero di ieri de Il Fatto Quotidiano perchè Marco Travaglio riesce a sintetizzare molto bene alcuni aspetti di queste elezioni appena concluse ma, soprattutto, vorrei fare alcune considerazioni ricordando quando molti, me compreso, alla caduta di Berlusconi nel 2011 chiedevano 2 cose:

  1. Elezioni subito oppure
  2. Cambio della legge elettorale ed elezioni immediate

Purtroppo, però, invece di andare al voto e definitivamente polverizzare Berlusconi a seguito di 3 anni di distruzione nazionale, tutti pontificavano sullo spread (indicatore del quale, s’è poi capito troppo tardi, si è abusato) e sulla necessità di aggiustare tutto e subito convinti che Monti fosse una sorta di salvatore universale rivelandosi, invece, tutt’altra cosa. Purtroppo le precedenti lezioni, partendo dalla Bicamerale, non sono state recepite e, temo, non verrà recepita neppure questa lezione ma si preferirà continuare guardare il dito anzichè la Luna.

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La domanda era: riusciranno i nostri eroi a non vincere le elezioni nemmeno contro un Caimano fallito e bollito? La risposta è arrivata ieri: ce l’han fatta un’altra volta.

Come diceva Nanni Moretti 11 anni fa, prima di smettere di dirlo e di illudersi del contrario, “con questi dirigenti non vinceremo mai”. Del resto, a rivedere la storia del ventennio orribile, era impossibile che gli amici del giaguaro smacchiassero il giaguaro. L’abbiamo scritto fino alla noia: nel novembre 2011, quando B. si dimise fra le urla e gli sputi della gente dopo quattro anni di disastri, era dato al 7%: bastava votare subito, con la memoria fresca del suo fallimento, e gli elettori l’avrebbero spianato, asfaltato, polverizzato. Invece un’astuta manovra di palazzo coordinata dai geniali Napolitano, Bersani, Casini e Fini, pensò bene di regalarci il governo tecnico e soprattutto di regalare a B. 16 mesi preziosi per far dimenticare il disastro in cui ci aveva cacciati. Il risultato è quello uscito ieri dalle urne. Che non è la rimonta di B: è la retromarcia del centrosinistra. Che pretende di aver vinto con meno voti di quando aveva perso nel 2008.

Il Pdl intanto ha incenerito metà dei voti di cinque anni fa, la Lega idem. E meno male che c’era Grillo a intercettarli, altrimenti oggi il Caimano salirebbe per la quarta volta al Quirinale per formare il nuovo governo. Il che la dice lunga sulla demenza di chi colloca M5S all’estrema destra o lo paragona ad Alba Dorata. Il centrodestra è al minimo storico, sotto il 30%, che però è il massimo del suo minimo: perché B. s’è alleato con tutto l’alleabile, mentre gli strateghi del Pd con la puzza sotto il naso han buttato fuori Di Pietro e quel che restava di Verdi, Pdci, Prc e hanno schifato Ingroia: altrimenti oggi avrebbero almeno 2 punti e diversi parlamentari in più, forse addirittura la maggioranza al Senato. Ma credevano di avere già vinto, con lo “squadrone” annunciato da Bersani dopo le primarie: l’ennesima occasione mancata (oggi, col pur discutibile Renzi, sarebbe tutta un’altra storia). Erano troppo occupati a spartirsi le poltrone della nuova gioiosa macchina da guerra per avere il tempo di fare campagna elettorale. I voti dovevano arrivare da sé, per grazia ricevuta e diritto divino, perché loro sono i migliori e con gli elettori non parlano.

Qualcuno ricorda una sola proposta chiara e comprensibile di Bersani? Tutti hanno bene impresse quelle magari sgangherate di Grillo e quelle farlocche di B. (soprattutto la restituzione dell’Imu, tutt’altro che impossibile, anche se pagliaccesca visto che B. l’Imu l’aveva votata). Di Bersani nessuno ricorda nulla, a parte che voleva smacchiare il giaguaro. Anche questo l’abbiamo scritto e riscritto: nulla di particolarmente brillante, tant’è che ci era arrivato persino D’Alema. Ma non c’è stato verso: la campagna elettorale del Pd non è mai cominciata, a parte i gargarismi sulle alleanze con SuperMario (da ieri MiniMario) e i formidabili “moderati” di Casini (tre o quattro in tutto). Col risultato di uccidere Vendola, mangiarsi l’enorme vantaggio conquistato con le primarie e regalare altri voti a Grillo, non bastando l’emorragia degli ultimi anni. Ora è ridicolo prendersela col Porcellum (peraltro gelosamente conservato): chi, dopo 5 anni di bancarotta berlusconiana, non riesce a convincere più di un terzo degli elettori non può pretendere di governare contro gli altri due terzi. Anzi, dovrebbe dimettersi seduta stante per manifesta incapacità, ponendo fine al lungo fallimento di un’intera generazione: quella degli ex comunisti che non ne hanno mai azzeccata una. Ma dalle reazioni fischiettanti di ieri sera non pare questa l’intenzione: tutti resteranno al loro posto e, lungi dallo smacchiare il giaguaro, proveranno ad allearsi col giaguaro in una bella ammucchiata per smacchiare il Grillo e soprattutto evitare altre elezioni. Auguri. Quos Deus vult perdere, dementat prius.

Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano – 26 Febbraio 2013

25/02/2013

Consiglio comunale del 26 Febbraio

Vi allego l’ordine del giorno del Consiglio Comunale di martedì 26 Febbraio, che si svolgerà a partire dalle 20.30 fino a termine lavori.

Riassumendo un po’, ritengo che i punti di discussione più interessanti di questa seduta saranno i seguenti:

  • Dimissioni del capogruppo Tuninetti e sua surroga
  • Interpellanza sulla nomina degli scrutatori
  • Ordine del giorno sull’inquinamento atmosferico a Carmagnola

Ricordo a tutti che le sedute del Consiglio Comunali sono pubbliche, a libero accesso e si svolgono nella sala del Consiglio Comunale, in fondo al corridoio del secondo piano del Comune di Carmagnola. Il Consiglio Comunale si può anche seguire via YouTube passando attraverso il sito del Comune, seguendo le istruzioni dalla pagina del Deposito Atti del Comune di Carmagnola

20/02/2013

Telecanto e melesuono

Sarò strano, ma non riesco a capire tutta questa ossessione per i confronti televisivi che si fanno o non si fanno. Intendiamoci: Grillo ha sbagliato di brutto a promettere e poi disdire l’intervista con Sky (e non è la prima gaffe: quella strana frase sui magistrati che “fanno paura” proprio mentre indagano sui poteri fortissimi ha sconcertato una bella fetta della sua base). Ma soprattutto ha sbagliato a prometterla, perché diciamoci la verità: nessuna delle centinaia di pallosissime telecomparsate degli aspiranti premier e dei loro candidati ha spostato di un millimetro gli orientamenti degli elettori. L’idea di un bel dibattito all’americana, dove un avversario o un giornalista mette in difficoltà il politico di turno e gli fa perdere voti, in Italia è pura utopia: e lo resterà finché la politica comanderà sulle tv. Paradossalmente, il programma che più s’è avvicinato a quel modello è stata la puntata di Servizio Pubblico che tutti i giornali hanno accusato di aver rilanciato Berlusconi (perciò Bersani e Monti non sono venuti da Santoro: per evitare eccessivi rilanci). Quella sera il Cavaliere, per la prima e ultima volta nella sua carriera, fu costretto ad ammettere di non essersi opposto alla decisione di Monti di introdurre l’Imu sulla prima casa; e addirittura di essersi confuso, a causa dell’età avanzata, sul complotto delle banche tedesche contro il suo governo. Tant’è che per qualche settimana evitò accuratamente di dichiarare guerra alla Germania e di accusare Monti sull’Imu, pensando che le due balle fossero ormai inutilizzabili e occorresse inventarne qualcun’altra (tipo la restituzione dell’Imu in contanti). Poi andò a un programmino domenicale di La7 e ripeté le due balle senza che i due conduttori gli ricordassero che erano già state smontate da Servizio Pubblico. Dunque capì che poteva usarle di nuovo: nella tv italiana non si butta via niente. Del resto, avete mai sentito qualcuno (esclusi i presenti) rinfacciargli i suoi processi o gli impresentabili nelle sue liste? Tutti gli scandali, per lui, sono ormai mediaticamente prescritti: condono tombale. E così i casi Penati o Mps per Bersani. E così l’inerzia su Finmeccanica per Monti. In compenso Ingroia, le rare volte in cui appare in video, deve continuamente giustificarsi per essere un magistrato e peggio ancora un incensurato; poi, quando potrebbe illustrare le proposte del suo movimento, il tempo è scaduto. Invece gli altri leader intervistati in tutte le tv possono dire le loro cose, vere o false che siano, senza incontrare ostacoli. Non perché alcuni intervistatori non tentino di incalzarli sulle loro contraddizioni, ma perché mai come in questa campagna elettorale si è mentito tanto spudoratamente sul passato e sul futuro, sui programmi e sulle alleanze. Anche la domanda più cattiva, impertinente, puntuta è destinata a infrangersi contro risposte generiche o sfuggenti o menzognere. E la legge sulla par condicio proibisce al conduttore di interrompere l’ospite logorroico o bugiardo per ristabilire punto per punto la verità. Solo un confronto fra tutti e sei i candidati premier potrebbe spostare qualcosa: non tanto per i contenuti (perlopiù falsi o utopistici), quanto per l’efficacia della comunicazione, che non è uguale per tutti. Ma il confronto a sei non lo vuole nessuno dei big: troppi altarini da nascondere. Infatti pongono condizioni inaccettabili (confronto a due o a tre, fuori gli altri) per evitarlo. Quindi non facciano i furbi: sono allergici alle domande proprio come Grillo che (giustamente) accusano di allergia alle domande .    Ps. Ieri B. ha annullato la sua partecipazione a Otto e mezzo dove avrebbe dovuto rispondere alle domande di Lilli Gruber e del sottoscritto. Chissà cosa diranno ora i tromboni che mi accusavano di avergli regalato una barcata di voti a Servizio Pubblico: forse che temeva di stravincere?

Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano – 19 Febbraio 2013

14/02/2013

M’Illumino di Meno

Venerdì 15 febbraio 2013 torna M’ILLUMINO DI MENO: la Giornata del Risparmio Energetico lanciata dalla popolare trasmissione radiofonica Caterpillar, in onda su RAI Radio 2, che spegne simbolicamente ogni anno tutta l’Italia. In questi anni, l’Amministrazione comunale ha intrapreso azioni, anche con il supporto di istituzioni, scuole, associazioni, aziende e privati cittadini, mirate ad diffondere maggiore consapevolezza sulle conseguenze di un consumo indiscrimato delle risorse disponibili e sulla necessità di ridurre gli sprechi, risparmiando in concreto energie. L’invito che ci viene rivolto è di sperimentare per tutta la giornata dell’evento azioni virtuose di razionalizzazione dei consumi, attivando in prima persona le buone pratiche di:

  • riduzione degli sprechi;
  • produzione di energia pulita;
  • mobilità sostenibile (bici, car sharing, mezzi pubblici, andare a piedi)
  • riduzione dei rifiuti (raccolta differenziata, riciclo e riuso, attenzione allo spreco di cibo).

A questo si affianca il consueto invito ad aderire ad un simbolico “silenzio energetico” il 15.02.2013 dalle ore 18,00, rendendo visibile la propria adesione con lo spegnimento simbolico di monumenti, piazze, vetrine, uffici, aule scolastiche e private abitazioni.

Il Comune di Carmagnola, per dare visibilità all’evento spegnerà quest’anno per tutta la serata del 15 febbraio le luci dell’Asilo Ronco e della Chiesa Collegiata, in collaborazione
con la Parrocchia. Inoltre sono state coinvolte le due associazioni commercianti cittadine: Ascom e Officine Carmagnola che trasmetteranno il messaggio ai vari negozi. In particolare l’Officina Carmagnola ha proposto agli esercizi commerciali di spegnere una vetrina e di illuminarla con dei lumini, esponendo una locandina con la spiegazione dell’evento. Nella
serata del 15 i ristoranti più sensibili proporranno menù a km zero. Attraverso questa iniziativa istituzioni, enti, associazioni e cittadini sono invitati a fare un gesto simbolico nella giornata del 15 febbraio e a continuare quotidianamente ad attuare un contenimento dei consumi energetici.

11/02/2013

Cerchiamo di capirne di più…

Pubblico la risposta dell’assessore Cavallini all’ennesimo stupro all’intelligenza e all’obiettività ad opera dei soliti esperti di bilancio. Ne consiglio la lettura perchè emergono sempre elementi interessanti e che, troppo spesso, vengono sottovalutati.

Buona lettura

Il sig. Pasquale Sicilia (tanto silenzioso quand’era consigliere e appoggiava il sindaco Surra nella devastazione delle finanze comunali, quanto loquace ora che assiste da fuori alla difficile opera di risanamento) ha recentemente analizzato la situazione finanziaria 2012 del Comune e postato un comunicato stampa su facebook, giungendo alla conclusione che “nonostante” l’IMU si realizzerà un avanzo di amministrazione, e che quindi sarebbe possibile nel 2013 ridurre l’IMU sulla prima casa al minimo consentito dalla legge.

Nelle argomentazioni del sig. Sicilia è evidente una certa confusione sulle premesse, che sfocia in una mistificazione delle informazioni; innanzitutto, quindi è bene chiarire che:

  • La differenza fra entrate e uscite dell’anno è il risultato di gestione; il risultato (avanzo o disavanzo) di amministrazione invece somma al risultato di gestione il saldo fra i residui attivi e passivi (in parole povere ciò che ci si porta dietro dagli anni precedenti perché si conta di poterlo ancora incassare o sborsare). Per esempio, a Carmagnola le spese dell’anno 2010 hanno superato le entrate per € 1.456.652,16 (c’è stato quindi un grosso disavanzo di gestione), ma lo si è nascosto sotto un avanzo di amministrazione ottenuto conservando tre milioni e più di residui attivi, tra cui un milione e mezzo di crediti vecchissimi su cui da anni non si incassava quasi niente. Cancellando questi residui (com’è prescritto dalla legge), nel 2011 si è avuto un disavanzo di amministrazione nonostante un risultato di gestione positivo (entrate 2011 superiori alle spese per € 477.345,97).
  • Il patto di stabilità e l’avanzo d’amministrazione non sono direttamente correlati. Si può avere un avanzo di amministrazione senza centrare il patto: caso emblematico il Comune di Torino, che nel 2011 ha realizzato oltre 9 milioni di euro di avanzo ma non ha rispettato il patto di stabilità.

Nel testo di Pasquale Sicilia si legge che “nel mese di settembre 2012 risultava g un saldo finanziario di competenza mista positivo per 1,296 milioni di euro”; in realtà si trattava di una previsione relativa al patto di stabilità, che comprendeva già l’IMU ordinaria e lo sforzo fiscale, e che non superava di un centesimo l’obiettivo da raggiungere per rispettare il patto.

Come ogni anno occorre ancora del tempo, diverse settimane, per chiudere l’esercizio finanziario trascorso e avere i dati definitivi. Al momento si prevede un modesto avanzo di gestione che è ben al di sotto di quanto incassato con lo sforzo fiscale dell’IMU.

Nella determinazione delle aliquote IMU 2013 dovranno essere considerati diversi aspetti: le esigenze operative del Comune (l’anno scorso ad es. si sono dovute tralasciare anche manutenzioni necessarie), i nuovi tagli statali, il più difficile obiettivo del patto di stabilità, il nuovo divieto di utilizzare proventi edilizi per la spesa corrente, la gran quantità di debiti degli anni precedenti ancora da pagare.

L’Amministrazione Testa si impegna a non chiedere più del necessario, ad assicurare equità, a salvaguardare per quanto possibile i redditi più bassi. Ricordiamo a questo proposito che l’addizionale IRPEF a Carmagnola è rimasta dello 0,4% per tutti, mentre in altri Comuni, che hanno mantenuto magari aliquote IMU inferiori, è decisamente più alta (0,6% a Chieri, 0,7% a Villastellone, 0,8% a Poirino, scaglionata dallo 0,6% allo 0,8% a Carignano). Quindi anche il volantino distribuito dalla Lega Nord è parziale, estrae dati fuori contesto ed è mirato a far campagna elettorale. Anche per la Lega Nord “ la domanda sorge spontanea”:  “Dove erano quando la giunta Surra spendeva a piene mani solo per accontentare amici o per ottemperare a promesse elettorali?” Solo qualche mese prima della campagna elettorale, capito il disastro, la Lega si è sfilata dal governo cittadino:  ma ne aveva condiviso le scelte per quattro anni e mezzo!

Dal 2007 al 2010 la giunta Surra ha goduto di 3,5 milioni di euro di entrate straordinarie (1,7 milioni di rimborso prestito concesso al Consorzio Chierese e 1,8 milioni di arretrati Ici, mancati alla precedente giunta Elia). Si sono fatti mutui per 10.000.000 di euro, ma nessuna opera importante è stata portata avanti, ed anzi è stata lasciata ai successori una situazione finanziaria quanto mai problematica (cospicui crediti lenti e difficili da riscuotere, forti arretrati di spese da pagare, …). L’amministrazione Testa  si è impegnata nella necessaria opera di risanamento, anche sobbarcandosi misure impopolari: sappiamo che non è facile dire ai cittadini di sopportare certi disagi (l’erba alta, l’asfalto da sistemare, il marciapiede  dissestato, ecc.), tanto più mentre si chiede loro un maggior contributo fiscale; ma purtroppo non ci sono in questo momento alternative.In qualità di Assessore al Bilancio ringrazio i colleghi assessori, il sindaco, i consiglieri e le forze che compongono la coalizione per la fiducia che continuano ad accordarmi, e ovviamente ringrazio i cittadini carmagnolesi.  Chiedo alle forze politiche avverse, in particolare a chi ha supportato la giunta Surra, di svolgere il proprio ruolo di opposizione che non è soltanto contrapposizione ma in alcuni frangenti anche stimolo e supporto finalizzato al bene di Carmagnola, la nostra Città.

06/02/2013

Un ottimo risultato anche se con un piccolo neo

foto040213Come promesso in passati post, vorrei aggiornarvi in merito alla selezione degli scrutatori, per le elezioni politiche, che è avvenuta lo scorso venerdì.

Innanzitutto il grande passo avanti è stato quello di aprire uno specifico “mini-bando” dedicato agli iscritti all’albo degli scrutatori affinché, chi volesse, potesse dichiarare la propria appartenenza ad una delle seguenti categorie: studenti, lavoratori in mobilità o in cassa integrazione e disoccupati. In totale hanno risposto 143 persone (più altre 3 che, in realtà, non essendo iscritte all’albo degli scrutatori, non potevano essere considerate) così distribuite:

  • 64 persone senza occupazione
  • 4 persone in mobilità o cassa integrazione
  • 75 studenti

Nel vedere i risultati abbiamo, innanzitutto, valutato 3 aspetti migliorativi per il futuro:

1) per le prossime elezioni sarà necessario lanciare questo bando con più largo anticipo rispetto alla data di selezione

2) è necessaria la verifica di coloro che, magari essendo iscritti da molti anni, non sono più realmente intenzionati a fare gli scrutatori. Questo per permettere uno sfoltimento delle liste e, nel caso di emissione del bando, poter anche avere la possibilità di scrivere direttamente agli scrutatori senza però dover spendere cifre troppo elevate

3) la metodologia del questionario deve essere un po’ affinata, eventualmente introducendo il reddito ISEE tra i criteri di classificazione.

A parte i dettagli, credo che sia importante il messaggio che è stato lanciato al fine di mettere in evidenza quelle che, secondo noi, sono le priorità. E su queste priorità, per riempire i 106 posti a disposizione, si è deciso di prendere in blocco le 64 persone disoccupate e le 4 persone in mobilità per poi sorteggiare, tra gli studenti, i 38 posti ancora a disposizione.

Purtroppo c’è un piccolo neo in questa vicenda, ovvero la richiesta della Lega Nord, sempre molto attenta al fatto che la legge prevede le nomine e non il sorteggio, di selezionare alcuni nomi all’interno della lista degli studenti… e così è successo che 6 studenti, comunque presenti tra coloro che hanno risposto al bando, sono stati nominati dalla Lega Nord e quindi sono risultati essere “più studenti degli altri. Non intendo discutere sulla legalità della cosa perché, ovviamente, hanno esercitato un loro diritto, ma va sottolineato il fatto tutti erano d’accordo a non nominare ma a sorteggiare attraverso quel bando (M5S e PdL compresi) e quindi l’opportunità politica ed il buon senso avrebbero dovuto far desistere da questa scelta di voler comunque nominare qualcuno. Anche perché su certe cose ci si appella alle norme di legge mentre per altre (vedi foto ma potrei portare ben altri esempi) la legge viene abbondantemente sottovalutata.

Neo a parte, si è proceduto al sorteggio (manuale con pescaggio dei nomi dall’urna di fronte a 4 impiegati comunali) di tutti i restanti 38 posti e delle riserve e ritengo che procedere in questo modo, anzichè attraverso il sistema delle nomine (come vuole una legge varata proprio da PdL+Lega), sia una buona dimostrazione di saggezza e di attenzione nei confronti di chi, più di altri, ha bisogno di un maggior supporto economico (o contributo spese di riscaldamento). Sono convinto che la prossima volta riusciremo a fare ancora meglio.